Il 2023 ha visto il ritorno dell’Esame di Stato alla normalità (cioè, alle norme in vigore).
Come per il 2024, anche per il 2025 si conferma lo stesso impianto: due prove scritte a carattere nazionale, terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni.
Le commissioni sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno.
Prima prova
La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge mercoledì 19 giugno 2024 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.
Seconda prova
La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Il Ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova. Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca.
Il colloquio
Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell'educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave pluri e interdisciplinare, in cui la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Può prendere il via da uno spunto iniziale scelto dalla Commissione.